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Ines Daniela Bertolino

        Il fluido azzurro - In considerazione dello spirito recettivo di Ines Daniela Bertolino, la distinzione tra mondo reale e immaginativo non ha ragione di esistere. Perché se il suo linguaggio figurale si mantiene intenzionalmente nella realtà, pur tuttavia esso mira, al di la della comunicazione, a porsi in rapporto con i sensi e ragionare intorno ad essi per mezzo della poesia. Una buona poesia in cui il nostro libero pensiero può sempre trovare godimento. Data per scontata la sua capacità disegnativi e il gusto cromatico e compositivo non si può negare che la pittrice con vitalità e chiarezza sappia focalizzare i dipinti, accendere riverberi e lucentezze che ardono sotto la materia cromatica. Il tutto all’insegna di un azzurro circonfuso d’aria e rigogliosamente accompagnato da equilibrati colori. Con questi freschi pensieri e con la capacità di penetrazione Ines Daniela Bertolino elabora linearmente  i variegati soggetti, passando da un geranio a una rosa ad una margherita, da un nido d’uccelli a filari di viti, dal Palazzo Carignano alla statua del Conte Verde alla Mole Antonelliana facendone il centro di un profondo colloquio.

        Affrontando il senso romantico delle cose e assaporando il profumo della terra l’artista coglie appieno il respiro di un raggio di sole o il volo di una farfalla, mantenendo intatto quel calore umano di cui sente la necessità e al quale tende costantemente.
        Nulla dunque di retorico e convenzionale in quel miscuglio di realtà e di fantasia cui abbiamo accennato che rende coerente tutta la sua produzione artistica. I risultati emotivi che ne scaturiscono, rivelando i suoi pensieri e le sue pulsioni, fanno si che gli alberi, le colline e i prati diventino luoghi ideali da conquistare a poco a poco come è una conquista la sicurezza di mano, la profondità della prospettiva e la chiarezza segnica. Con gli occhi sempre rivolti a quell’azzurro di infinita trascendenza, ognora crescente e ognora dominante. Anche negli acquarelli la poeticità di Ines Daniela Bertolino non è né casuale né precaria e non nasconde il piacere della freschezza, dell’amore, della bellezza. Impressioni profonde stemperate in colori naturalistici in cui si definisce chiaramente soprattutto la realtà lirica di Torino; impostazioni ed esecuzioni dell’artista vissute con intelligente penetrazione senza fronzoli né artifici. (Antonio Oberti  - Corriere dell’arte 1998)       

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