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Recensioni,
critiche, commenti e interpretazioni
Sono pastelli delicati, quasi trasparenti i
colori di Cristina Demaria. La raffigurazione delle
forme è lineare e morbida, vellutata da una abile deposizione a
strati degli acquarelli, che danno vita a immagini diafane di
plastiche forme mobili in scenari ricchi di luce , sui quali
quasi si esita a porre lo sguardo nel timore di danneggiare la
delicatezza del lavoro.
"Ludovica" e "Vetrina"
confermano le capacità tecniche ritrattistiche e raffigurative,
velate da una certa qual impronta prettamente surreale che meglio si intravvede
in "Immagine" e in "Naselli a colazione". (F.
Lucertini, dicembre 2009)
Emozioni. Sì, ci sono emozioni che nascono improvvise,
spontanee, che sanno coinvolgerti nel momento che meno te lo
aspetti. Ma la cosa più bella è che talvolta certi sentimenti
scaturiscono da persone, temi e situazioni fino a quel momento
sconosciute. Avevo sentito parlare e visto più volte alcuni
dipinti d’acquerello, ma non avevo mai dato la giusta
importanza, forse perché li guardavo con distrazione o più
semplicemente perché i miei occhi non erano capaci di
addentrarsi tra le pieghe di un’arte capace di entrare con
discrezione nella propria anima.
Così, un giorno per puro caso, la
cara amica Cristina De Maria mi ha parlato della sua passione di
dipingere quadri con la tecnica dell’acquerello. La cosa
m’incuriosì al punto che volli saperne di più. Mi fece vedere i
suoi dipinti e d’improvviso scaturì in me un interesse che mai
avrei pensato di avere. Sfilavano uno dopo l’altro attraverso i
miei occhi, i colori tenui, mai violenti, che caratterizzano la
tecnica inconfondibile dell’acquerello, ma soprattutto si
evidenziava la mano capace di trasmettere attraverso il
pennello, sentimenti ed emozioni impartite dal cuore
dell’autore. L’acquerello è una tecnica pittorica che prevede
l’uso di pigmenti finemente macinati, mescolati con un legante e
diluiti in acqua.
Cristina non è figura invadente,
capace d’imporre la propria arte, ma più semplicemente imprime
su ciò che fa l’impronta della discrezione, sempre in punta di
piedi come i suoi pastelli delicati, quasi trasparenti, con la
naturalezza di chi ama i propri dipinti e desidera proporli agli
altri nella speranza concreta di condividere certe emozioni che
non hanno parola, ma che si manifestano attraverso la profondità
dello sguardo e dell’anima. E’ un perdersi piacevolmente tra i
colori acquosi che affondano nel supporto del bianco cartoncino
e che ti trasportano in un mondo che ha spesso il potere di
farti evadere dai pensieri e dalle fatiche della quotidianità.
Acquario blu, Naselli a colazione, Frutti di mare, Bambole –
vetrina (collezione privata) , Acquario dorato, Ludovica
(collezione privata), Abissi viola fluorescente, Meduse
Liberty, Bambole – Riunione, Acquerelli, Brezza marina, Perle di
allodola, Meduse fosforescenti, Dormiente, Meduse cinesi,
Bambole epopea musicale, Falene, Meduse Mirò, Perle di mare,
Allodole –studio (collezione privata), Occhi di pesci di
lago, La luna e i gufi marroni (collezione privata), La
vigilia (collezione privata) , Pesci di lago notturno,
Tulipani, Rustico, Roseto (collezione privata), Torino
Olimpica (collezione privata), Vieni via con me,
Sdraio, Tellaro. Queste sono soltanto alcune delle sue
creature che ne identificano le caratteristiche. Cristina è
artista capace di coniugare il desiderio profondo di lasciarsi
attrarre dalla natura e da tutto ciò che la circonda, nella
consapevolezza di accarezzarla come un bene insostituibile.
Semplicità e arte, dunque, che si fondono perfettamente
attraverso l’acquerello nella profondità dell’anima di Cristina
(Salvino Cavallaro, maggio 2012)
"L'universo
pittorico di Cristina De Maria è fondato sull'emotività del
soggetto rappresentato mediante la trasparenza cromatica dove la
forma diviene il contenitore puro in cui amalgamare la sua
propria poetica realizzativa. I suoi mondi visionari filtrano la
luce ricomponendola in organismi che descrivono le speranze
dell'anima incatenata ancora al nostro così fragile mondo. Cyber
Fishes Street è una sorta di natura morta post-moderna in cui il
collante, il coefficiente logico è un improbabile coacervato di
razze sublimate propagate per mezzo d'una evoluzione imminente.
In lei prevale l'uso degli acquerelli dove la fusione dell'acqua
e della carta si manipolano gestualmente in opere estemporanee,
dinamiche, che prendono vita nel'attimo in cui vengono
contemplate dall'osservatore..." (Andrea Domenico Taricco,
febbraio 2013).
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