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LETTERE GIUSEPPE, Corso Racconigi 39 10139 Torino (TO)  Tel. 347/ 9429699 giule-re@libero.it

GIUSEPPE LETTERE


Giostra di frutta

 

 


 
S.T. 3


Limoni
   

Natura morta


Pineto

 


IV Stazione - Gesù incontra sua madre

 


Natura morta 2


Uova

 


XII Stazione- Gesù muore in croce

Curriculum

Formazione
       Giuseppe Lettere vive lavora a Torino: qui ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti e ha prodotto la tesi con il titolo: L’eros nella storia dell’a rte – il pittore e la modella . Un lavoro che ho discusso alla presenza del direttore Prof. Carlo Giuliano, del Prof. Rolando Bellini , del professor Giorgio Auneddu e altri loro illustri colleghi .
       L'escursus artistico di Giuseppe lettere si basa sullo studio costante che cerca di comprendere nel modo migliore l’affascinante e multiforme connubio che emerge dall’incontro di un corpo con la luce.
       Le nature morte – che non assurgono a mera rappresentazione artistica – rievocano ricordi intrisi di sapori , profumi e colori "che hanno cullato la a mia adolescenza" dice l'Artista e continua "rappresentare il figurativo, il corpo , l’incarnato, la sua espressività e tutto ciò che di involucro lo accompagna non è mai stato semplice ma continua ad intrigarmi e a meravigliarmi, ed è sicuramente la difficoltà ad alimentare e stimolare questa mia ricerca. Per questo , non ho mai smesso di guardare con attenzione e ammirazione maestri come Caravaggio, il piemontese Giacomo Grosso e L. Freud ."

            Dopo la frequenza dell'Accademia Albertina di Torino continua il percorso artistico che aveva cominciato con gli studi superiori, partecipando a mostre collettive.  All'Accademia prima, e alla Civica Galleria d'Arte Moderna di Torino, in seguito, è affascinato dalla figura umana e, segnatamente, dal Nudo femminile in arte, che ha sempre visto nelle sue connotazioni espressive, al pari della sua componente sensuale, virtù alle quali la cultura deve ampia parte della sua evoluzione.     Quest'interesse stimola l'Artista a perfezionare i mezzi dell'arte, per meglio dare immagine e vita al tema di figura privilegiato: disegno, anatomia, colore, luci, chiaroscuri, posture.
            Cumulata una significativa raccolta di lavori l'Artista comincia a prefigurarsi un'esposizione tutta sua personale, per la quale pensa, con una lunga e ponderata riflessione, ad un titolo che possa riassumere le sue preferenze d'arte, gli intendimenti ed i risultati, giungendo al sintetico, ma pregnante termine di
«Passioni»
            Il vocabolo si avvale di un ampia serie di variazioni semantiche (diversi significati), all'interno delle quali si ritrovano e si collocano tutti i lavori dell'Artista, nelle loro valenze tematiche e formali e nei significati simbolici ed emozionali in essi contenuti.
            Il termine Passione discende dal greco pathos (attraverso il latino patior, “subire”) e assume una gamma di valori complessi e diversificati, come 

«sopportazione, patimento, prova e sperimentazione, fenomeno dirompente, incidente»,
 ma anche

«qualità, particolarità, proprietà intrinseca, danno e calamità, sofferenza fisica e morale, malattia»
(nell'uso medico),
difetto, sensazione, emozione, sentimento, turbamento, affezione»

ed, estensivamente,

«enfasi artistica, letteraria, oratoria».

            Dal tema greco pathos deriva il latino patientia e il corrispondente italiano “Pazienza”, capacità di accettare i disagi con spirito sereno, quindi, “sopportare”, virtù degli spiriti temprati e forti.
           

            La parola Passione rimane ad indicare, per antonomasia, la sofferenza di Gesù Cristo, nella notte del processo sommario presso il Pretorio romano e presso il Sinodo di Gerusalemme, tra giovedì e venerdì  giorno di Parasceve, culminante con la morte corporale in Croce del Messia: Flagellazione, Via Crucis, Crocefissione, Morte. Da questo significato scaturisce il ciclo pittorico delle quattordici stazioni della Via Crucis di Giuseppe Lettere, riquadri in tela, montati su acciaio, gelido e greve, come gli episodi della “Passione” cristiana.

 Esposizioni e Partecipazioni
1998
collettiva “ Patchwork 1 ” Accademia delle Belle Arti - Torino
1998 collettiva “ Patchwork 2 ” Accademia delle Belle Arti - Torino -
1998 collettiva  “ Self Portraits ” Galleria Subalpina - Torino –
1999 collettiva  “ Il corpo ”  Chiostro di S. Antonio - Chieri – TO
1999 collettiva  “ Autoritratto ” Castello di Malgrà - Rivarolo – TO
2000 collettiva  “ Arte ed Eros – Il sentimento del corpo ” Chiesa del Gesù  - Moncalieri – TO
2001 collettiva  “Rinascita”  - sito in space  di via Mantova   -  Torino -
2002 collettiva  “ Tema libero ” Cavoretto – TO
2005 esposizione  “ Salmoiraghi e Viganò ” in Via Roma -Torino –
2005 collettiva   all’ ART & COFFEE   via Saluzzo nc. 49/a   - Torino -
2006 esposizione  “ CART  Mostra mercato d’arte moderna e contemporanea” - Carmagnola – TO
2007 selezionato per Esposizione  galleria “Res” a Rivanazzano     - Pavia-
2007 partecipazione alla mostra mercato a Osio Sotto             - Bergamo –
2008 secondo classificato alla mostra/mercato dell’artigianato  zona S.Paolo – Torino-
2008 selezionato per partecipare al concorso “Tela del mese” nel sito www.pitturaedintorni.it 
2008 vincitore per il mese di ottobre al concorso “TELA DEL MESE” al sito    www.pitturaedintorni.it .
2008 presente nel sito www.pitturaedintorni.it – artisti contemporanei – sala 19
2008 terzo posto al concorso “Vota l’opera” al sito www.artantis.com
2009 presente nel sito www.gheoart.org alla pagina Artists Gallery
2009 presente nel sito www.artonline.it alla pagina art gallery
2009 presente nel sito www.pittart.com alle pagine interattive : artisti  contemporanei Piemonte e Val d’Aosta .
2009 Partecipazione e premiazione alla mostra internazionale ITALIA ARTE  presso le sale di Villa       Gualino a     Torino
2009 Espone negli stand del Parco Esposizioni di Novegro ( Milano ).
2009 Presente nel sito www.artecomunicarte.com 
2009 Presente nel sito www.artelista.com
2009 Portraits : Collettiva nella galleria RossoCinabro , Palombara Sabina ( Roma ), E' presente nel sito www.rossocinabro.com

Recensioni, critiche, commenti e interpretazioni

Le “Passioni” di Giuseppe Lettere -  Struttura, disegno, composizione, colore, contrasti, fattura, forma: questi i requisiti di una compiuta opera pittorica, queste le caratteristiche dei dipinti di Giuseppe Lettere.
            Benché le tematiche dell'Artista si dispiegano in soggetti e generi senza limiti, estesi dalla figura agli oggetti silenti, dal mito alla storia, dalla natura all'immaginario, Giuseppe Lettere privilegia il nudo femminile, non tanto - o non solo - per il fascino carnale del corpo muliebre, soggetto artistico elettivo in tutti i segmenti storici dell'arte e della cultura - dalla Venere di Willendorf alla Danzatrice egizia, da Prassitele a Modigliani - quanto per le connotazioni simboliche e per le evocazioni psicologiche che la morfologia femminile suscita non solo nello spettatore maschio, ma anche - e spesso ancor più - nelle ammiratrici, le quali percepiscono il valore celebrativo dell'universo che riguarda l'”altra metà del cielo”.
            Ed è proprio l'esaltazione della corporeità che cambia una forma seducente in un percetto espressivo, quantunque denso di fortissime valenze sensuali, le quali mettono in vibrazione nell'uomo l'istintivo sentimento di richiamo, e nella donna l'orgoglio di essere creatura centrale nella vicenda esistenziale della specie umana, sia come portatrice e continuatrice della vita e sia come interlocutrice unica nel dialogo che il pensiero umano elabora e prolunga in tutte le manifestazioni concettuali, sentimentali e spirituali che costruiscono e reggono il sistema sociale.
           Nelle opere di Giuseppe Lettere ciò appare evidente nella dinamica articolazione della figura, nelle positure organiche, a volte memori del greco Skopas, dalle quali si sprigiona un pathos che coinvolge empaticamente gli spettatori d'ambo i generi, per gli atteggiamenti in forte tensione, quasi sofferenti di tutte le pene spirituali e fisiche, a volte, invece, ispiratori di tenera ingenuità fanciullesca o di materna dolcezza e distaccata serenità.
           Le argomentazioni e i commenti sull'opera pittorica a tema femminile valgono in ogni tipo di soggetto muliebre, sia che trattasi di nudo femminile inteso come modello accademico, sia come ritratto di signora, sia come omaggio etnico alle figure esotiche, sia come composizione a soggetto narrativo, sia come onore ai grandi artisti del Nudo, assurti agli onori della storia.
           La medesima “passione” ispiratrice è infusa anche nei soggetti densi di allusioni che si ritrovano nel repertorio dei simbolismi inconsci della figurazione e della cultura, come le uova – forma primigenia – o i pesci e la frutta – richiamo di voluttà, come il nudo - ed in particolare i limoni, agrumi aspri in diretto rapporto con il tema ittico, entrambi generi di riferimento e nostalgia mediterranei e, dunque, immersi nelle profondità della storia e delle origini della cultura umana.
           Giuseppe Lettere compendia i significati profondi della sua pittura nel termine e nel senso generale di “Passioni”, intese sia come soave dolcezza di una sofferenza gratificante e sia come amore sconfinato e tanto profondo da generare fremiti di turbamento. Ne sono esempi la passione amorosa, cioè il patimento dell'attrazione dei due sessi, e la passione per l'arte, che spesso provoca la ben nota “Sindrome di Stendhal”, deliquio di fronte alle bellezze naturali o artistiche.
           Per queste “Passioni” Giuseppe Lettere costruisce opere d'arte eseguite con devota applicazione tecnica, come se la diligente cura esecutiva fosse un doveroso rispetto per il tema trattato, come se un religioso ossequio di fede impegnasse l'Artista pari ad un celebrante eucaristico.
           Consequenziale alle “passioni” è la Passione per antonomasia, tema che Giuseppe Lettere ha affrontato con particolare sensibilità umana e impegno d'arte, nella realizzazione dei pannelli delle stazioni della Via Crucis, sintesi e memoria delle sofferenze di Gesù, paradigma e allegoria dell'umana sofferenza, in quattordici tele montate su acciaio, gelido e pesante, anch'esso metaforico, allusivo all'estremo momento esistenziale.
           La fattura pittorica delle opere di Lettere è scrupolosa, ma non pedante, è meticolosa, ma non esasperata e in ogni opera emerge la componente emozionale umana in molti dettagli realistici, anche nei soggetti a tema allegorico o avulso dal contesto oggettuale del quotidiano: l'imperfezione di natura in Giuseppe Lettere diventa pregio artistico ed in questo caso il pensiero corre al Merisi, dal quale, tuttavia, l'Artista è alquanto distante, nei temi e nei risultati.
            Nella cornice generale dell'arte moderna, Giuseppe Lettere si pone come interprete dell'eterna vicenda umana che la pittura ha sempre visualizzato, e spesso anticipato, tanto più che l'opera dell'Artista si connota per caratteri figurativi universali, cioè validi in tutte le epoche e in tutti gli ambiti culturali, quale opera di immediata leggibilità, in cui l'espressione non è nella gestualità della pennellata o nel fiammeggiare dei colori, ma nelle scelte tematiche e compositive, cioè nei fattori d'arte elencati qui in esordio. (Enzo Papa)

 

Hanno scritto di Giuseppe Lettere
 

Enzo Papa

 



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