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MARENZANA BRUNA , Vicolo Ribrocchi 14  15057 Tortona (AL) Tel. 333/9379961 info@chiesalegnami.it

BRUNA MARENZANA


 Esterno 2005

 
Bruna Marenzana nasce a Tortona (AL) il 21-01-1964.

 

Esterno 2005 (particolare)

 

 


Esterno 2008-3 (particolare)

 


Esterno 2006-1

Esterno 2006-2


Esterno 2007-1


Esterno 2006-3


Esterno 2007-2

 


Esterno 2008-2

Esterno 2008-3

Curriculum

Formazione
Autodidatta inizia, giovanissima, a disegnare dal vero con un interesse particolare per la figura umana. Si perfeziona, in seguito, sotto la guida del Prof. Leone di Tortona. Nel 1986 si aggrega ad una associazione artistica della propria città, il D.A.T. (Dimensione Arte Tortonese) con la quale ha collaborato promuovendo iniziative culturali nella provincia.

Mostre personali
1985
   Enoteca Regionale Palazzo Robellini – Acqui Terme (Al)
1988
    Sala “Arte e cultura” – Alessandria
2004
   Sala di Palazzo Stella – Ass. Culturale Satura – Genova
2006
   Sala presso la “locanda del Grue” – Sarezzano  AL
2007    Galleria “La Cittadella” – Alessandria

Principali Mostre collettive
1986/90
      
     “Arte in Via Fracchia” – Tortona
1990
                Foyer del Teatro San Giuseppe – Milano
1992
                “Presenze 1992” Sala Giovani del Teatro Civico – Tortona
1994
                “Marengo Arte” – Spinetta Marengo  AL
1997
                “Spazio Arte Corte Zerbo” – Gavi Ligure  AL
2000/04
           Rassegne d’arte Castello di Piovera e Castellazzo Bormida
2001
                “Trans.Loco 100 opere dedicate al libro”- Biblioteca di Alessandria
                        (Ass. progetto Firpo)
2001
                “Presenze 2001” – Sala Polifunzionale Comune di Tortona
2002
                “Bianco-Nero” – (Ass. Progetto Firpo) Alessandria
2003
                “Arthospice – (Ass. Progetto Firpo) Alessandria
2003
                “La Torre di Babele” – Casale Monferrato  AL
2003
                Mostra concorso 40x40 – Ass. Satura – Genova
2005
                “Ricercati”  Sala della Soms – Tortona  AL
2005
                “Saturarte” Rassegna nazionale Arte Contemporanea – Ass. Satura – Genova
2005
                “Il Castello Incantato” Castello di Pozzolo Formigaro  AL
2006
                “Marzo Donna”  Sala dell’Affresco – Chiostro S. Maria di Castello –Alessandria
2006
                “Saturarte” Rassegna nazionale Arte Contemporanea – Ass. Satura- Genova
2006
                Rassegna “Arte e artigianato” Breyl sur Roya – Francia
2005/08
           Collettive presso Casa Montanari– Moncalvo M.to   AL
2008
                Mostra-concorso “Genius Loci” – Palazzo Podestarile – Castelnuovo S.  AL
2009
                Collettiva “Eclectica”.  Salotto dell’Arte – Torino

Concorsi
2004               
Premio Celeste” – Opera scelta illustrata nel catalogo categoria “affermati”
2005               
1° Premio Castrum Novium Pictor in Fabula

 Recensioni, critiche, commenti e interpretazioni

        Il volto e il corpo, intesi come oggetto, come luogo in cui si possono leggere le tracce impresse della storia, ma anche segni con cui costruire percorsi grafici ai quali affidare metafore visive. Nel lavoro di Bruna Marenzana la bellezza e l’enigma si sovrappongono in una messa in scena di volta in volta diversa, diventando simboli in cui gioco e finzione percettiva disegnano un teatro dell’improbabile che diventa vero sulla tela. Le sue costruzioni si situano in quelle zone di confine che stanno tra oscurità e luce ed enigma che è propriamente la zona del mistero: Ciò che è riconoscibile appartiene al mondo ma diventa altro, magari come forma ritrovata che si muove nel labirinto delle analogie come le intendeva Borges.
        Così l’artista ricostruisce un patrimonio dell’immaginario attraverso il quale attinge con libertà al serbatoio della storia e della psiche umana, definendo i termini di una visione individuale che si configura come contrapposizione ossessiva a volte, ossessionante altre, tra l’io e l’ambiente, l’altro da sé che viene incontro al soggetto e si presenta come un insieme variabile di ombre che riemergono dal mondo sopito dell’inconscio e del sogno: elementi del paesaggio urbano contemporaneo creano quinte e sipari, oppure oggetti del quotidiano carichi di senso, giocattoli dell’infanzia diventano la tappezzeria che fa da sfondo ad una “ostensione” di parti del corpo.  Negli ultimi lavori i corpi si precisano nel volto e nell’abbigliamento, con una pittura ad alta definizione che peraltro continua a lasciare, a  dispetto della fisionomica – ed è questa la cifra stilistica di Bruna Marenzana – una zona oscura, un margine ancora assai ampio di “inconnu”. (Maria Luisa Caffarelli- L’ombra di dentro – 2007)

        ... sono immagini che rappresentano lo sgomento dell’uomo, l’usura cui è sottoposto, il suo smarrimento, la sua “perdita di coscienza”, ma anche la sua “ostinazione presuntuosa” a vivere, la sua volontà di tener testa alla banalità quotidiana. Precisiamo quindi quale sia la dimensione umana in cui opera Bruna, dove la nozione di familiare e domestico, approfondendosi, è costretta a cedere il passo a quella di “anonimo”.
            “Anonimo” definisce la condizione dell’individuo nella folla e nel tessuto delle nostre città, uno strato denso dove si è immersi e si scorre fino a trovarsi nell’impossibilità di avere un’esatta percezione del reale.  I suoi “umani” hanno un’energia, un’evidenza, e spesso una così impietosa verità, che mettono a disagio; talvolta sono addirittura urtanti nella loro mancanza di tenerezza. Si guarda impotenti e non si riesce a farseli complici, perché si vive la magia dell’immagine riflessa ma si resta immobili nel proprio spazio di spettatori mentre le figure di Bruna si sottraggono al regno stupefatto della metafisica. (Garcia Bonomi La percezione della vita anonima – 2006

        Nei dipinti di Bruna Marenzana sono collocate in esterni immagini archetipiche del maschile e del femminile proprio come Edouard Vuillard costruiva con colori chiari e vivi, stesi in superfici piatte, quelle scene di interni che hanno reso autobiografica e così importante la sua pittura. Anche nelle opere di Marenzana si coglie una tramatura pittorica “sostanzialmente bidimensionale” e un vissuto che si vorrebbe, psicologicamente, dire e non dire. (Germano Beringheli - Mostra presso Satura – Genova 2004)

         I volti  e i corpi sono le principali caratteristiche dei lavori di Bruna Marenzana. Il paesaggio e lo sfondo sono solo secondari, messi a  puro titolo di riempitivo, senza nulla togliere all'essenzialità dell'opera. Si tratta di volti  che ad un primo approccio appaiono tristi, ma che ad un esame più approfondito si rivelano in realtà soltanto pensierosi, immersi nell'analisi  dei problemi della vita quotidiama che per la maggior parte delle genti è complessità incerta di un futuro instabile. Così anche i corpi, magri., le spalle impercettibilmente curvate in avanti, esprimono la fatica del vivere quotidiano, in una realtà geografica a noi vicina ed a noi oggi conosciuta più direttamente per la commistione con la nostra stessa società. (F.Lucertini, marzo 2009)

Hanno scritto di  Bruna Marenzana

Prof. Dante Angeleri, Germano Beringheli, Elena Carrea, Narciso Garcia Bonomi
Maria Luisa Caffarelli, Antonio Ballerino,
Sabrina Sottile, F. Lucertini, Giacomo Maria Prati
 



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