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PAGLIA GIANDOMENICO NOME Via Donizetti 5, 40026 Imola (BO), Tel. 0542/680076 346/73065133 giandopag@libero.it

GIANDOMENICO PAGLIA

Dento 01

Dento 14

Assenza 01

Assenza 02

Presenza 1

Presenza 2

Assenza 04

Senza Titolo

Work in progress 1

Buio, buio e ancora buio

Dento 04

Dento 07

Assenza 03

Doppio sociale 2

Orologeria

Curriculum

Formazione
Il mio percorso creativo è iniziato con la musica. Ho fatto parte di diverse band ma ho deciso di smettere di suonare, non senza sofferenza, convito di dover percorrere altre strade. Ho sperimentato diversi linguaggi come la scrittura, il fumetto, per poi trovare nella pittura il mezzo di espressione a me più vicino. Dal 2009 ho esposto in varie gallerie e luoghi in ambito regionale ed extra regionale

Esposizioni e partecipazioni
2009 Settembre Concorso i “Fiori Faenza”
2009 Ottobre - Luglio 2010 partecipazione all’esposizione permanente della Galleria 18, Bologna.
2010 Aprile, collettiva all’interno del terzo concorso delle arti “Lallo Giraldi”, presso la Galleria 18, Bologna
2010 Settembre partecipazione alla collettiva “Al chiodo”, presso il Centro d’Arte “La Cartiera” del Maestro Goffredo Gaeta.
2010 Dicembre,collettiva ”Expo officine artistiche”, presso le Officine Minganti a Bologna.
2011 Dicembre, personale presso il”Cafe’ Baricentro”, Imola
2011 Febbraio, collettiva “Expo San Valentino 2011” presso l’Hotel Boemia, Riccione
2011 Marzo, partecipazione alla collettiva d’inaugurazione della Galleria Wikiarte, Bologna.
2011 Luglio, personale presso “Le Magie di Bacco”, Imola.
2011 Luglio, partecipazione alla collettiva “I colori dell’anima” presso la galleria Wikiarte, Bologna
2011 Dicembre, presso il centro musicale “Ca’ Vaina “, Imola - presentazione del ciclo “Dento, ovvero: storia di un personaggio informe attraverso un biennio difficile – In tredici atti e omaggio finale”, all’interno della manifestazione “Fumetti arte e politica”,

Recensioni, critiche, commenti e interpretazioni

        In una società sempre più governata dal "sistema degli oggetti" e dal loro mercificarsi è sempre più difficile pensare di usare schemi di valutazione tradizionali per poter definire od "etichettare"forme di pensiero od artistiche.
      In una società dove tutto si disperde nell'incertezza del quotidiano, nelle fuggevoli relazionali sociali, nel disordine della conoscenza e del conoscere, difficilissimo è poter determinare la certezza delle scelte in un mondo sempre più artificiale, in cui l'estetica del lifting ha sostituito la presenza delle diversità e lo stato del tempo e della sua scorrevolezza.
       In una società dominata dal politically correct in cui si tende ad eliminare ogni naturale differenza non solo tra i sessi ma tra le culture, le proprie singole identità1personali e le proprie identità etniche, è sempre più problematico, quasi impossibile, affermare la propria individualità ed il proprio agire sociale. Questi scenari non certamente ottimistici, ma quanto mai realistici, rappresentano i nuovi condizionamenti e sollecitano nuove forme di comportamento sociale, culturale ed artistico.
       […] Giandomenico Paglia vive tutte queste problematicità ed è consapevole delle difficoltà a sentirsi protagonista del comunicare il proprio mondo interiore senza cadere in artifici o banali accorgimenti estetici.
      La sua esperienza artistica si muove in modo sperimentale: nelle sue opere cerca il senso dell'arte, il senso della realizzazione, del rendere comunicativo una sensazione, un'impressione, uno stato d'animo, una evocazione,un sentirsi libero di esprimersi. Questo artista preferisce i temi delle proprie affettività , una specie di universo gelosamente custodito che ci viene comunicato sotto forma di "appunti" , realizzati su materiali caldi ma poveri come il"cartone” ed il "legno" ,che inducono alla comunicazione quasi tattile di un vedere inconscio, invisibile, informale. Sono "appunti" che vivono di segni localizzanti, di forti contrasti cromatici, di vari elementi che danno alla composizione la trasparenza dell'attimo del tempo di vita che si vuole fermare.
        E’ con questa tessitura della leggerezza espressiva che l’artista cerca una sua strada; una strada una sua identità senza ricorrere ad alcuna occulta o stravagante alchimia. La sua arte è in fieri ma chiari sono i segnali di una promettente produzione in cui prevarrà non una esigenza tecnico-stilistica ma il concretizzarsi, in modo duttile e creativo, del linguaggio dell'espressività artistica come scrittura dell'anima. "L'arte comincia quando l'uomo, nell'intento di trasmettere ad altri una sensazione da lui provata, la risuscita in sé e la esprime con certi segni esteriori". - Lev. N. Tolstoj - (Prof. Franchino Falsetlì, Critico d'Arte)

Hanno scritto di Giandomenico Paglia

Art Journal, La Voce della Romagna, Il Resto del Carlino