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Michele Privileggi
Leinì spazio espositivo Villa Chiosso “Arte in Vetrina” - Si è conclusa da qualche mese, con una inaspettata affluenza di pubblico la personale dell’artista Michele Privileggi dal titolo “Frammenti musicali” tenutasi a Leinì dal 10 al 20 Dicembre 07 presso la Villa Chiosso appena rinnovata e restaurata.
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“Arte in vetrina” è una location nata da poco nel nostro comune, molto attenta a valorizzare gli artisti del nostro territorio. Nell’allestimento sono state esposte venti tele, rappresentanti la recente produzione dell'artista e diverse sculture retrospettive.
Michele Privileggi è nato a Parenzo , ma vive e lavora da oltre trent’anni nel nostro paese, dove in prevalenza svolge la sua attività artistica. Ha partecipato ad importanti rassegne e concorsi nazionali ed internazionali, ottenendo numerosi riconoscimenti. L’autore è stato recensito da autorevoli critici, su numerosi quotidiani locali e a tiratura nazionale ed è presente in diversi cataloghi d’arte, siti internazionali, e piazze piemontesi con i suoi monumenti.Privileggi, partito dalla dimensione del figurativo nel 1961, è riuscito con grinta e passione a raggiungere una sua profondità espressiva che di recente lo pone in una “situazione di privilegio artistico” del tutto personale. Il tutto parte dalla trasfigurazione del reale in una dimensione personale, vista attraverso ritagli multimaterici, che ci ricordano il mondo della nuova e vecchia tecnologia, a cui però Privileggi riesce, nelle sue forme, “volutamente frammentate” e il più delle volte trasfigurate dal pensiero interiore a dare un’anima. Eppure se scrutiamo con attenzione nei collage di questo artista ci rendiamo conto di entrare in punta di piedi in un mondo quasi surreale creato attraverso una rielaborazione ottenuta dalla trasfigurazione dell’anima dell’artista che ha sempre dimostrato la capacità di proiettarsi nel mondo del libero immaginario senza preoccuparsi di critiche e inevitabili incomprensioni, ne deriva che “frammenti musicali” non è un titolo scelto con leggerezza: “per l’artista il frammento traspare da una fitta ragnatela che protegge e trattiene segreti, pensieri e passioni dell’universo , ma anche musica come unico codice universalmente compreso”.
L’esposizione comprendeva opere di diverse dimensioni, alcune create in successione, che raccontano con un forte contrasto aneddoti, situazioni piccanti e momenti di pensiero, storie di donne, tra il sacro e il profano, dalle poche tinte, ma forti e taglienti, pronte a catturare lo sguardo anche del visitatore più disattento. (Ivano Coral)
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