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STELLA GRETA Via G.F. Re 9/6 10146 Torino (TO), Tel.. 340 4126556 stella.greta@alice.it GRETA STELLA
Bacio
Domande per comprendere il mondo
CURRICULUM
Formazione
Greta Stella risiede a Torino dove svolge la sua attività pittorica. Dal 2003 è allieva del Professore Antonio Carena. E' iscritta alla “Promotrice delle Belle Arti” di Torino.
Esposizioni e partecipazioni
- Promotrice delle Belle Arti, Torino
- Circolo LA STAMPA, Torino
- Cavallerizza Reale, Torino
- Piemonte Artistico Culturale, Torino
- Circolo degli Artisti, Torino
- Il Cenacolo Felice Casorati, Torino
- Villa Tesoriera, Torino
- Galleria Arte Inconti,Torino
- Galleria Arte Città Amica, Torino
- Salotto dell’Arte, Torino
- AlfaTeatro, Torino
- Libreria Legolibri, Torino
- Libreria Mood, Torino
- Pastis, Torino
- Collegio San Giuseppe, Torino
- Chiostro SS Annunziata, Torino
- Fondazione Amleto Bertoni, Saluzzo
- Palazzo Piozzo, Rivoli
- Municipio di Rivoli
- Torre della Filanda, Rivoli
- Collegio San giuseppe, Rivoli
- Ciné Cité, Moncalieri
- Palazzo D’Angennes, Villarbasse
- Sala Consiliare, Cavour
- Palazzo Mistrot, Villarbasse
- Castello Provana, Alpignano
- Ala Comunale, Vinovo
- Sala Avis, Noli
- Galleria d’Arte Contemporanea, Santhià
- Osservatorio Astronomico Perinaldo
Pubblicazioni
Catalogo “ART-EXPO” 2005 Mostra d’arte moderna e contemporanea, Palazzo Piozzo, Rivoli
Catalogo “Segni” Galleria Cenacolo Casorati 2005-2006-2007-2008
Catalogo Mostra Società Promotrice delle Belle Arti di Torino 2005-2006-2007-2008-2009
“Torino Carnet de Voyage », Francesco Soardo,Carlo Delfino Editore 2006
Catalogo “ Dipingi la Stratorino” 2006
Catalogo Saluzzo Arte Contemporanea 2006-2007-2008-2009-2010
Catalogo “Premio Cavour” 2006 –2007
Catalogo personale 2007
Catalogo “Arte Italiana – L’Elite” 2008
Catalogo Boè 2008
Catalogo “Dicembrinarte” Arte Città Amica 2008
Agenda degli Artisti, Corriere dell’Arte 2009
Piemonte, da Torino alle Alpi, Carnets de Voyage”, Francesco Soardo,Carlo Delfino Editore 2009
Catalogo 2009 46°Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea, Santhià (Vc)
Catalogo “Arteinluce”, Villaggio Olimpico, Torino 2009
Catalogo “Le Magnifiche di Antonio Carena” Promotrice delle Belle Arti, Torino 2010
Catalogo “Le Salon d'art Alpi Cozie e Marittime”Casa Francotto, Busca (CN)Catalogo “Il cielo sopra di noi”, Casa del Conte Verde,Rivoli (TO) 2010
DVD Catalogo “Il DADO”, Torino 2006
DVD Catalogo “L’Arte e l’Inconscio”, Torino 2007
DVD Presentazione di Enzo Papa intervistato da Clara Vercelli in: Incontri, per Telestudio, 2007
DVD Catalogo “The object”, Torino 2007
DVDLe Magnifiche di Antonio Carena(un abbraccio a Toni)Galleria d'Arte Muse- Torino
DVD “Il cielo sopra di noi” Le Magnifiche e il loro maestro Antonio Carena -Casa del Conte Verde, Rivoli (TO)Personali
2003 “Assoli dipinti” Torino, Libreria Legolibri
2004 “Estasi emozionale” Torino, Libreria Mood
2005 “Silenti onirici laconici cimenti pittorici” Noli, Sala Avis
2005 “Vetrine d’artista” Rivoli e Cascine Vica, Alberghina
2006 “Magiche tonalità” Moncalieri, Ciné Cité
2007 “Dialoghi su tela” Torino, Chiostro SS Annunziata
2007 “Armonie in vicenda duale” Torino, Villa Tesoriera
2007 “Accordi di colori timbrici” Vinovo, Ala Comunale
2007 ”Tendenze d‘ arte” Torino, Galleria Arte Città Amica
2008 “Duetto a colori” Villarbasse, Palazzo Mistrot
2008 “Colori in compagnia” Torino, Villa Tesoriera
2008 “Tele e visioni” Torino, Chiostro SS Annunziata
Collettive 2001
“Senza Trucco” Torre della Filanda, Rivoli
“Festa di Primavera” Pittori in Strada, Villarbasse
“Rivoli Magica” Pittori in Piazza, RivoliCollettive 2004
“Io Espongo” Pastis, Torino
“Gli allievi di Carena”, Municipio di RivoliCollettive 2005
“Art Expo” Palazzo Piozzo, Rivoli
“Gli allievi di Carena”, Municipio di Rivoli
“163^ Mostra Sociale” Società Promotrice delle Belle Arti,Torino
"Segni" 1^ Rassegna Internazionale d'Arte Contemporanea, Torino
“Premio di Pittura Cavour”, Cavour
“Mostra di Fine Anno” San Giuseppe, Rivoli
IN-FORMA-ART Villa Tesoriera, TorinoCollettive 2006
“6+1” Il Cenacolo Casorati, Torino
“Dipingi la Stratorino” Galleria Arteincontri, Torino
“Saluzzo Arte 2006” Fondazione Amleto Bertoni, Saluzzo
“Gli allievi di Carena”, Municipio di Rivoli
“164^ Mostra Sociale” Società Promotrice delle Belle Arti,Torino
“Pentathlon dell’Arte” Collegio San Giuseppe, Torino
“Vetrine per le Olimpiadi” Cso Sebastopoli e Cso Orbassano, Torino
“Mostra di Fine Anno” San Giuseppe, Rivoli
“Asta Benefica” Salone Castello Provana, Alpignano
“Il Dado” Il Dado Arredamenti, Torino
“Premio di Pittura Cavour”, Cavour
"Segni" 2^ Rassegna Internazionale d'Arte Contemporanea, Torino
“Collettiva di Natale” Arte Città Amica, TorinoCollettive 2007
“Gli allievi di Carena”, Municipio di Rivoli
“L’arte e l’inconscio”, Piemonte Artistico Culturale, Torino
“Incontri d’arte” Arte Città Amica, Torino
“XII Edizione Saluzzo Arte”, Fondazione Amleto Bertoni, Saluzzo
“165^ Esposizione Arti Figurative” Promotrice delle Belle Arti,Torino
“Senza veli”(L’Eros nell’ Arte) Arte Città Amica, Torino
“8^ Edizione del Premio Pittura di Cavour”, Cavour
“I Pittori di Antonio Carena”, Palazzo Mistrot, Villarbasse
“Gli allievi di Carena”, Municipio di Rivoli
"Segni" 3^Rassegna Internazionale d'Arte Contemporanea Cavallerizza Reale, Torino
“Presepi e non solo”, Arte Città Amica, Torino
The Object” Alfa Teatro, TorinoCollettive 2008
“Le Magnifiche di Antonio Carena” Salotto dell’ Arte, Torino
“166^ Esposizione Arti Figurative” Promotrice delle Belle Arti,Torino
“Gli allievi di Carena”, Municipio di Rivoli
“XIII Edizione Saluzzo Arte” , Saluzzo
“Come poetizzare un ambiente” Palazzo D’Angennes, Villarbasse
“L’ Arte, nutrimento per la mente” Arte Città Amica”, Torino
“le vide/le plein” Collettivo Ubique, Torino
“Palpiti di Eros” Arte Città Amica,Torino
XIX Premio Nazionale di Pittura Cesare Pavese Centenario Pavesiano, Santo Stefano Belbo
“L’Arte incontra la Poesia” Arte Città Amica,Torino
“Dicembre in arte” Arte Città Amica,Torino
“L’Arte sale in Tram” La Notte Bianca delle Arti Contemporanee di Torino
"Segni" 4^ Rassegna Internazionale d'Arte Contemporanea, TorinoCollettive 2009
” Agenda degli Artisti”, Galleria Calandra, Torino
“The door”, Torino ArtGallery, Torino
“Io Espongo” Pastis, Torino
“167^ Esposizione Arti Figurative” Promotrice delle Belle Arti,Torino
“XIV Edizione Saluzzo Arte” , Saluzzo
“Io, gli Altri” Mostra di Mail Art, Biblioteca Italo Calvino, Torino
“Le Magnifiche di Antonio Carena” MartinArte, Torino
“Mostra di Fine Anno” San Giuseppe, Rivoli
46° Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea, Santhià (Vc)
“Piccoli formati” MicroMacroArtZone, Torino
“Mostra Torino-Com”, Ala Comunale, Vinovo
“Collettiva d’arte in musica”, Promotrice delle Belle Arti, Torino
“Arteinluce” , Villaggio Olimpico, Torino
“Segni” 5^ Rassegna Internazionale d'Arte Contemporanea, Torino
“Il Sole e il Tempo” Osservatorio Astronomico, Perinaldo
Collettive 2010
“168^ Esposizione Arti Figurative” Promotrice delle Belle Arti,Torino
Le Magnifiche di Antonio Carena(un abbraccio a Toni)Galleria d'Arte Muse- Torino
“XV Edizione Saluzzo Arte” , Saluzzo (CN)
47° Mostra Nazionale di Pittura Contemporanea, Santhià (VC)
Le Magnifiche di Antonio Carena. Promotrice delle Belle Arti,Torino
“Infanzia” Galleria Senesi Arte-Premio Leonardo. Ala Comunale Savigliano (CN)
“Le Salon d'art Alpi Cozie e Marittime”Casa Francotto, Busca (CN)
“Il cielo sopra di noi” Le Magnifiche e il loro maestro Antonio Carena -Casa del Conte Verde, Rivoli (TO)
“Nuvolosa esuberanza” Le Magnifiche di Antonio Carena-Abbazia Santa Maria, Cavour (CN)
Recensioni, critiche, commenti e interpretazioni
Con «In e Out» Greta Stella unisce scrittura e pittura, lettere dell'alfabeto e colore, segno e parola, in una sintesi del pensiero che diviene poesia. Una sintesi che determina quegli accordi tematici che le hanno permesso di venire selezionata per le rassegne a Palazzo Mistrot di Villarbasse e per la personale alla Libreria Mood di Torino. (Angelo Mistrangelo)
Greta Stella scova tensioni creative nelle emozioni suscitate dalla natura intatta ... lo fa con uno stile semplice, essenziale nei colori primari spesso accostati violentemente nei complementari, con un’assenza di disegno e di segno e con la preminenza assoluta della macchia senza confini; una sorta di informale che evidentemente trova nell’esplodere del colore, che potremmo definire prenozionale, la profonda espressione della natura e la ragione ultima del suo sentire.
Greta Stella intende ... la sua pittura come un assolo, rapsodico e intenso. Il suo assillante obiettivo è quello di conquistarsi empaticamente un rapporto con la natura, fondendola con la propria personalità. Come strumenti di questa ricerca utilizza forme libere, colte con il colore esuberante nei contrasti, non sempre dissonanti, sfrontato nel darsi in modo primitivo, selvaggio. Questi bagliori cromatici risultano come l’essenza della naturale vitalità che Greta Stella restituisce senza alcuna costruzione razionale, se vogliamo con naiveté, attraverso colori liberi di scontrarsi e compenetrarsi. (Adriano Olivieri, Corriere dell'Arte, 28 marzo 2008)Assertore dello slogan “più sarai bravo quanto più sarai breve”, in pretta sintesi, dirò di Greta Stella: vocazionalmente situata in dicotomia con le fingitorie narratologiche, costringitorie di polverosi accademismi e con i modaioli by-pass culturali, fabbricativi di déjà-vu, Greta notizia di sé avvalendosi di una pittura che non rappresenta ma che “si rappresenta” in virtù della “summa” forma-spazio, colore-tono, precipuamente “sentita” in quanto istintualità redattiva, afferente ad altrettale poeticità delle titolazioni. Brava Greta! (Antonio Carena, settembre 2003)
… uno spazio mentale di libertà e divagazione che si traduce in opere colorate, intense e personalissime…
… Greta Stella affida al colore e alla tavolozza il suo anelito di libertà ed evasione: le sue “onde” diventano così l’espressione di un mondo puro e semplice dove il colore racconta stati d’animo e parla di una magia quotidiana che si nutre anche della pittura. Nelle sue opere - ha scritto il critico Enzo Papa - “si scopre una purezza ignota alla pittura intenzionale degli Informali storicizzati e militanti, si trova l’espressione di un inconscio precluso alla conoscenza, se non liberato dalle risorse dell’arte istintiva, che affiora dalle regioni più recondite dell’umano sentire”. (Bruna Bertolo, Luna Nuova nr. 34 – 4 maggio 2007)La dicotomica situazione discenditiva dalla stasi compilatoria dei dettami massmediatici, è governata da porzioni pitturali, inurgenti per disvirtù di narratologiche significazioni e altrettalmente, da porzioni autosignificantisi: entrambe ecali di accadimenti d’ieri.
Nell’oggidiana congerie, non scevra di lazzaronismi modaioli, con sottese artigianìe, poco propositive, Greta, vocazionalmente disopacizza spazi neutri evitando di fare il verso ai suaccennati versi perché, in primis, ama tavolozziare privilegiando instancabili dosature coloristico-timbriche, esplicitate in chiave di quintessenziate posture espressive, testimoniali del qui e ora, con afferenza ad una fabbricità linguistica che tipicizza un modus operativo innocente di trame aprioristiche onde avvalersi di una velocitazione redattiva, situata nelle dinamiche corde dei tempi di trasformazione, indicative di una inderogabile contemporaneità. (Antonio Carena, dicembre 2006)Questa giovane artista affida al colore e alla tavolozza il suo anelito di libertà ed evasione, trasmettendo con le sue opere un arcobaleno di gioia e di colore. Le sue opere diventano così l’espressione di un mondo puro e semplice dove il colore racconta stati d’animo e parla di una magia quotidiana che si nutre anche della pittura. Nelle sue opere, sottolinea Enzo Papa, “si scopre una purezza ignota alla pittura intenzionale degli Informali storicizzati e militanti, si trova l’espressione di un inconscio precluso alla conoscenza, se non liberato dalle risorse dell’arte istintiva, che affiora dalle regioni più recondite dell’umano sentire”. Nel suo percorso pittorico affiorano ora anche “parole” che invadono il colore: i suoi “in e out”, i suoi “perché” rivestono il segno di nuovi significati: sogni, utopie, la voglia di vivere e di crescere. (Bruna Bertolo , Catalogo “Il cielo sopra di noi” Casa del Conte Verde, Rivoli 2010
Per trovare vie di intrigante comunicazione con il riguardante, abbisognano “segni” pitturiali avvalentisi di segnali (parole) commentati da esplosive macchie colorate esplicitanti i privatissimi momenti umorali di Greta, governati dal connubio con le inderogabili “norme” linguistiche. (Antonio Carena, ottobre 2008)
Greta Stella interpreta il mistero insondabile dell’umano sentire - Da quando i Fauves, gli Astrattisti e i pittori dell’Informale si sono chiusi alle spalle il serraglio dell’arte mimetica e hanno spalancato le porte alla libertà espressiva, la pittura si è manifestata in prodigi di forma, di colore e di comunicazione, svincolati dalle pastoie della precettistica accademica, la quale escludeva dall’arte un novero elevato di talenti che non avessero ricevuto il magistero d’iniziazione propedeutico alle regole dell’arte bella.
Un secolo esatto di sperimentazioni, ricerche e proposte alternative all’arte di figurazione, di radice rinascimentale, conduce, oggi, a poter apprezzare le libere creazioni pittoriche di Greta Stella che, proprio nella fluidità dell’Informale, nell’emozione vibrante e profonda del colore e nelle vigorose opposizioni tonali, estrinseca una forza interiore che altrimenti sarebbe rimasta soffocata ed inespressa dentro un’individualità per la quale fare arte è vitale quanto respirare, giacché le ragioni e le gratificazioni esistenziali raggiungono Greta, in forma pregnante, tramite le sue risorse creative e la pratica dell’arte.
La pittura della giovane Artista si manifesta attraverso una prassi spontanea di morfogenesi pancromatica, con ampie stesure di colori iridali, a volte armonici (vicini nello spettro), a volte dissonanti (distanti nello spettro), sempre detersi e sfrondati di dettagli non funzionali alla primitiva genuinità e all’essenzialità della composizione.
Le campiture sembrano distese con apparente casualità, come ad occhi chiusi, con tocchi senza ritocchi, proprio per ottenere la più spontanea estrinsecazione di un’interiorità inquieta, difficile da indagare con i mezzi dell’indagine razionale, ma chiara e trasparente nelle manifestazioni dell’arte, che sono sempre un’autobiografia sincera dell’anima e del pensiero inespresso.
Le aree informali di colore, che galleggiano sui bianchi eterei o sui cupi notturni o sui blu iperuranici, scaturiscono da processi di pensiero non scientemente controllati, né meditati sulle finalità della creazione in divenire, e pertanto sono pulsioni dell’io profondo che sgorgano dal gesto espansivo dell’Artista, come zampilli d’acqua nascente, generatrice di limpidi ruscelli d’altura.
I guazzi di colore si spandono contigui, s’incontrano, si compenetrano, si addizionano e assimilandosi si completano, nel fluire ininterrotto delle tinte che conferisce ad ogni opera una dinamica intrinseca, la quale si percepisce come mobilità della forma in perenne metamorfosi, che genera e rigenera sempre nuove configurazioni e suscita reiterate emozioni.
Nell’opera di Greta Stella si scopre una purezza ignota alla pittura intenzionale degli Informali storicizzati e militanti, si trova l’espressione di un inconscio precluso alla conoscenza, se non liberato dalle risorse dell’arte istintiva, che affiora dalle regioni più recondite dell’umano sentire.
I titoli delle opere, attribuiti dalla stessa Artista, quasi sempre sono evocazioni di esperienze sensoriali naturalistiche, con attribuzioni verbali in carattere con il percetto: “Totale tepore”, per una campitura rossa esaltata da cenni di blu; “Toni brillanti dorati di sole fra le nuvole”, per alcune fiammate di giallo su aree sparse blu e verdi; “Grano maturo”, per larghe pennellate di fulvo ascendenti verso un cielo metaforizzato da lingue di blu; e così ancora in “Torna potente l’onda”, in “Desiderio saturo di mare”, in “Paesaggio silente”.
Il bisogno pressante di Greta di prendere possesso spirituale della realtà fenomenica e di assimilarsi alle forze primarie della natura comunica, attraverso l’arte, la complessità insondabile dell’inconscio, rovello di tutti i pensanti che anelano a scrutare più e più a fondo le incognite dimensioni dell’animo umano. (Enzo Papa)Colore come spazio - Torinese, nata nel 1980, Greta è una maturanda. Il prossimo passo sarà iscriversi alla Scuola di Pittura dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Allieva di Antonio Carena, che la segue ed incoraggia: trasmette con le sue opere un arcobaleno di gioia e colore.
La pittura di Stella molto si accosta al lirismo poetico a cominciare dai titoli: “Dimore fascinose di creative immagini naviganti”, “Totale gioco di colori nell’intimo piacere”, “Natura nuda nel tramonto”, “Biologico. Noi moderni distruggiamo il nostro unico bene di nostra ostilità: il vitale mare”, e ancora “Attorno a silenziosi disegni originali figure girano da giorni boschi solitari tiranni: documentano il vivo dolore di curiosità insolute”.
Possiamo dividere il percorso di questa artista in tre momenti: il periodo liquido per la fluidità del movimento che crea su carta con l’uso del colore (acquerello o tempera). Macchie di colore puro che si toccano a creare lo spazio. In una dimensione onirico reale dove il colore ci avvolge e ci porta alla dimensione dell’anima.
In un secondo momento la struttura dell’opera si compone, mantenendo forma astratta di colore totale, campiture segnate dalla pennellata mossa che imprime la spinta ad un’apertura su piani rarefatti che si compiono nella luce.Greta matura l’uso dell’acrilico che le permette una maggiore forza materica nell’uso del colore e della forma: inizia a dipingere indifferentemente su carta e su tela, i formati sono medi con una composizione puramente astratta, un profondo richiamo alle emozioni ed una predilezione per il contatto con la natura: elementi che preparano la gestazione del dipinto.
Il terzo momento vede apparire tracce di paesaggio, che si pone al centro dell’opera. Alberi, scorci di cieli aperti, forme di colore squillanti e accese, dolcissime e delicate. Sono piccoli poemi di colore che ci riportano all’infanzia e alla dimensione del sogno e dell’amore puro.
Guardando le campiture, le piccole macchie che formano gli alberi, il cielo che si apre sulle nuvole rosa si è avvolti dal calore. Stella scuote il fanciullo in noi. Potremmo essere novelli Paladini come Rolando che con la sua Durlindana, fiero e puro nei gesti e nel cuore, osserva il paesaggio pensando all’amata. O, ancora ci riporta bambini quando la percezione del paesaggio aperto era qualcosa di immenso e curioso, che la fantasia tingeva di forti emozioni. Anche nei momenti malinconici di solitudine Greta Stella ci trasmette la vita. Con il gesto semplice della mano, ci libra su mondi fantastici aprendoci la porta del cuore e della libertà. I cromatismi compongono una melodia intima e antica. (Lalage Florio Corriere dell'Arte, 7 maggio 2005. Artisti domani)Greta Stella persegue un progetto pittorico che, ci pare, risulta strutturato sul tentativo di consolidare un dialogo assolutamente irrefrenabile tra porzioni dello spazio che si avvicinano e si allontanano, mentre sono attraversate da linee dinamiche espresse limpidamente dal vorticoso scontrarsi e amalgamarsi delle masse cromatiche. Un universo in continuo divenire che forse non è sorretto da alcun progetto evolutivo ma che, limpidamente. si lascia condurre da una tensione antica, capace di sorreggere un gesto poetico primigenio.
Siamo al cospetto di una pittura che ha bisogno di chiudersi su se stessa per esprimere tutta la sua energia, per non disperdere quella linfa che a tratti sembra pura forza con la quale si alimenta un colore che chiede di essere materia dialetticamente fondante all’ interno del progetto visivo.
Greta Stella è una pittrice di indubbio interesse, il suo sentire il senso del poetico si estrinseca con forza in composizioni coinvolgenti che hanno sempre qualcosa da dire, che non sono mai sterili voci senza eco.
La struttura compositiva si basa su alcuni elementi ricorrenti, che però sanno proporre sempre nuove angolazioni, ciò anche in relazione alla capacità dell’artista di avvalersi di un gesto che non si sublima nell’atto pittorico, ma vivifica il piano con la sua eco inestinta. In generale si tratta di un corpus di notevole intensità, dal quale traspare nitida una vitalità che sembra non conoscere cedimenti. (Massimo Centini - Corriere dell'Arte, n°17, Venerdì 4 maggio 2007)L’arte di Greta Stella è un movimento intrinseco di colori vibranti, che penetrano nell’intimo facendo smuovere le corde interiori. Guizzi di giallo sgargiante s’intersecano con rossi accessi creando contrasti cromatici evidenti, mentre blu quieti e verdi vivaci si sposano armoniosamente. Pennellate incisive, talvolta nette, talaltra lievi, si snodano attraverso percorsi psichici complessi e ingenui al tempo stesso. L’osservatore non può che essere riportato alla fanciullezza e alla densità della vita che emerge dai quadri.
È una pittura armonica ed avvolgente, che abbraccia lo spirito col suo canto. I color acrilici paiono appoggiarsi sulla tela in una danza pura di emozioni: lieve, materica, oppure soffusa. Le tempere si dissolvono a morbide macchie nella loro sinuosità leggiadra e spontanea. Colpisce il bianco vuoto ed innocente che carpisce nella sua purezza immacolata. Per Greta Stella l’arte è lo slancio alla vita, è il suo modo di comunicare col mondo, ma è anche lo specchio dell’anima. Dai suoi quadri traspare un sentimento infinito d’amore che raggiunge la mimesi completa attraverso la liricità dei titoli delle sue opere. “Teneramente sola”, “Errante luogo adorato”, “Felicità di fatti suggestivi”, “Totale tepore”, “Sole tiepido sui fiori”, “Desiderio saturo di mare”, si tratta di parole calde, vitali, istintive, in grado di accendere un fuoco perpetuo nell’animo. (Paola Simona Tesio, Il Sangone. Aprile 2008)
Hanno scritto di Greta Stella
Angelo Mistrangelo, Adriano Olivieri, Antonio Carena,
Enzo Papa, Massimo Centini, Lalage Florio, Paola Simona Tesio,
Bruna Bertolo, Piero Panacci, Eva Monti, Serena Oggero, Massimo Olivetti.
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