ALASIA
Silvana
La sua pittura realista fatta di piccole cose, conchiglie,
sassi, frutti, ci riconduce sempre a coloro che utilizzano
questi oggetti. Un rapporto diretto e intimo tra la forma
delle cose e i fruitori che induce a riflettere sull’umanità
di questi ultimi, soprattutto donne, che la pittrice
rappresenta, in altre opere, in modo sensuale e moderno.
|
|
BAGNOLI Oscar
Un uomo navigato. Un artista ancora legato alla pratica della
Bottega. Il mestiere vissuto come modalità creativa e
esistenziale. La sua generosità… ai posteri l’ardua
sentenza… |
|
BENEDETTO Dario
Visioni oniriche, personaggi e luoghi reinventati, espressi
con una buona tecnica grafica che rende le sue opere
espressive e coinvolgenti, rivelando una crescita nel suo
percorso artistico sino a oggi. |
|
BERTOLINO Ines
Eterea, trasparente, raffinata. Capace di esprimere, di
rendere unico e esteticamente rilevante anche semplici
elementi e forme della natura, vivi o inanimati. Elementi
immersi in uno spazio silente, caratterizzato da cromatismi
di fondo in blu, carichi di parole e racconti sottesi, come
in un sogno. |
|
BIROLO Annamaria
Paesaggi, oggetti, situazioni quotidiane rappresentate a
volte con un’attenzione fotografica, altre con un dichiarato
gusto naif. Una pittura narrativa che cattura l’attenzione
in un percorso tra il passato e il futuro.
|
|
BORGARELLO Giovanni
Moderni monoliti, menhir contemporanei. Creazioni lignee che
profumano e danno forma a oggetti d’uso quotidiano. Totem
d’arredo, ma soprattutto creatività e mestiere. Nei
particolari, come nell’offerta di sculture di grandi
dimensioni prevale l’essenziale, la rigorosità, la purezza
formale, ma è evidente la sua fantasia. Forme nello spazio
che segnano e caratterizzano lo spazio. Le sue opere sono
presenti sia in Italia, sia all’estero.
|
|
CAROLLO Stefania
Una realtà trasfigurata, la sua. Oggetti totemici. Segni
laceranti e minimalisti, creature indefinite. Sono questi
gli elementi essenziali delle sue creazioni. Opere spesso
inquietanti ma mai ovvie e banali. Impalpabili ma non
evanescenti.
|
|
COPPOLA GIGLI Domenico
Nella sua pittura si colgono riferimenti estetici propri di
movimenti artistici che vanno dal figurativo, all’astratto,
all’informale. La ricerca della rappresentazione di uno
spazio paesaggistico originale lo avvicina a artisti del
‘900, ma la sua pittura intima e simbolica è personale nella
sua capacità espressa dall’uniformità gestuale e
trasfigurativa.
|
|
DEL NERI Enrica
Le sue opere sono ambientate in un poliedrico mondo
surrealista, ma estremamente corporeo, venato da una
esplicita sensualità che si evidenzia nella rappresentazione
di figure femminili alla maniera di Klimt, inquadrate in una
cornice decorativa che annulla la cesura tra figura e
sfondo. |
|
DE MARIA Cristina
Trasparenze, delicate stesure cromatiche riproducono oggetti
e luoghi della memoria, che danno spazio a riproposizioni
desuete, nelle quali le forme sembrano in perenne movimento,
ma nello stesso tempo sospese in un equilibrio compositivo
quasi surreale. |
|
FERRARI Renata
Dalla sua pittura traspare una forza e una capacità di
andare oltre la forma precostituita, per andare oltre, per
cogliere, attraverso giochi di luce, il senso interiore e
prorompente espresso tramite una “sensualità ambrata”…titolo
di una sua opera… |
|
FIORASO Alessandro
La sua pittura è come un viaggio. Un album fotografico le
cui immagini ci fanno rivivere realtà e situazioni per noi
inusuali. I soggetti e gli ambienti etnici non sono mai
riproposti con un’indulgenza al pittoresco, ma rimandano
direttamente all’essenza del luogo e dell’animo umano.
|
|
GIUSTETTO Amedeo
La sua pittura rimanda alla tradizione figurativa classica,
resa attuale però attraverso un taglio “fotografico”
accentuato dal realismo assoluto di certe opere. La luce
riveste un ruolo determinante nel dare forma e sostanza ai
soggetti e agli oggetti riprodotti.
|
|
INGLESE Giuseppe
Le immagini, spesso esplicite e essenziali, non indulgono
mai a forme banali anche quando rappresentano figure o
contesti naturali consueti. Le ruvidezze e la forza
comunicativa di certe opere ricorda la pittura
espressionista, capace di esteriorizzare il senso profondo
del pensiero e dell’essenza umana. |
|
LETTERE Giuseppe
Le sue Nature Morte non sono solo il risultato di un
connubio tecnico e formale. Sembrano offrirci anche la
percezione degli odori, dei profumi, i riflessi e la memoria
di un tempo andato, come in un libro di Proust.
|
|
LO VERMI Lorenzo
Rossi e gialli, soprattutto. Atmosfere cariche di sensualità
e di riferimenti personali, credo, legati alla tradizione e
alle origini dell’artista. Una pittura figurativa fortemente
evocativa e… appetibile. |
|
MORGILLO Mari
Attraverso una tecnica personalissima – acquaforte – la
pittrice “vola” con-sulle immagini realizzate con un segno
lieve e delicato, svariando da modelli e riferimenti
chagalliani a forme più essenziali e intimistiche, che
sottolineano la sua preparazione. |
|
MOUSANET Sergio
Anche per lui la pittura è la modalità per raccontare
luoghi, viaggi, persone di altri mondi. Espressioni di
culture e di tradizioni diverse dalla nostra, che l’artista
coglie e rappresenta in modo diretto, senza interpretazioni
traslate. |
|
NARETTO Giusy
La sua pittura è il luogo dove la memoria prende forma e
trasmette emozioni, ricordi, pensieri e fantasie, che si
propongono a noi con una molteplice varietà di forme
espressive, in cui la figura umana è sempre protagonista.
|
|
NEBIOLO
Marco
Le sue produzioni ci coinvolgono in un viaggio a ritroso. E’
come sfogliare un album Panini dei calciatori… Pizzaballa,
Cinesino, Cuccureddu…solo che qui ci sono automobili,
attuali o d’epoca, rappresentate nella migliore tecnica e
tradizione iperrealista americana, mai fredda e didascalica.
|
|
RONCO PACA
Luci, ma anche ombre proiettate, riflessi e particolari
architettonici. Geometrie di pavimenti come un moderno
mosaico o un collage pittorico, da cui emerge la materia,
pietra, cotto o legno con un’attenzione verso i particolari,
che cambia a secondo dell’esperienza percettiva del
fruitore. |
|
PESCI Brenno
La sua scultura è energia. Materia primordiale. Archetipi
che trasmettono forza attraverso un linguaggio e uno stile
poetico fuori dal tempo ma attualissimo, giocoso e
coinvolgente. Un presepe di figure giocose, abbondanti,
fortemente plastiche. |
|
PISCIOTTA Stefano
Fotografo. Le sue immagini non sono mai ridondanti. L’occhio
fotografico riporta fedelmente le forme, valorizzate dalla
capacità di selezionare particolari o vedute d’assieme. Mai
scontato anche nelle riproposte di temi quotidiani e
semplici. |
|
PRIVILEGGI Michele
La sua scultura, e la sua pittura, traggono
origine dalla tradizione plastica contemporanea
ma anche dal primitivismo extraeuropeo, che
rende le sue creazioni uniche e originali. La
resa materica che si ritrova anche nei suoi
quadri lo rende capace di esprimere in modo
creativo oggetti domestici e quotidiani. |
|
Mariangela REDOLFINI
Pittrice-architetto, nelle sue opere il colore diventa
l’elemento primario per esprimere la tettonica delle masse
plastiche, per definire i volumi e gli spazi i un ambiente
costruito, ma anche quello naturale antropizzato. |
|
RUBINO Luigi
Colore, gestualità, segno sono fondanti nelle sue creazioni
informali, nelle quali la destrutturazione compositiva non
attenua l’impatto emotivo, basato sulla luminosità
cromatica, segnata da una istintività e da una gioiosità
personale. Hanno detto: “l’arte di Luigi Rubino è una festa
per gli occhi”. |
|
ZAMPIERI Giorgina
Pittrice figurativa classica, capace di far riemergere
luoghi di mare in cui il colore dell’acqua spesso si fonde
con l’azzurro del cielo, creando atmosfere armoniose e
equilibrate, anche quando sono segnate dall’assenza della
figura umana. |
|